Ciao,
sono Francesco Turriani e ti do il benvenuto al primo numero di Metasema, la newsletter di INGIGNI.
Ogni mese esploriamo insieme il branding e il marketing, con un'attenzione particolare alla mente umana e all’intelligenza artificiale.
Uniamo riflessioni, storie, notizie ed esperienze che possano offrirti nuovi spunti e prospettive nel tuo percorso professionale e personale.
Osserviamo come il marketing sta cambiando il mondo e come il mondo sta evolvendo il marketing.
Spero che la cura dedicata a questi pensieri ti sia utile e ti ispiri nuove idee. Se hai domande o feedback, mi farebbe piacere conoscere la tua opinione.
Iniziamo.
COSA TROVERAI OGGI IN METASEMA
STACCA!
Battaglia ed economia dell’attenzione
Vite connesse
Stappa e stacca: la mossa di Heineken
Disconnessione tra analogie e nostalgia
Riflessioni finali
STACCA!
Quante volte abbiamo detto o sentito questa parola? Questo imperativo evoca un'immagine potente: una mano che afferra una spina e la stacca dalla presa elettrica. Sovraccarico – distensione – recupero – benessere.
Sette persone su dieci nel mondo usano gli smartphone. In un arco temporale “breve”, gli smartphone sono divenuti il principale mezzo di comunicazione. Il 25% della nostra giornata lo passiamo connessi alla rete.
Un bel sovraccarico cognitivo.
Usiamo la rete per cercare informazioni, rimanere connessi con gli amici, distrarci nel tempo libero, evadere, lavorare e rimanere aggiornati.
Il denominatore comune del mondo connesso è la fame di attenzione.
BATTAGLIA ED ECONOMIA DELL’ATTENZIONE
Le parole “battaglia” ed “economia” assumono una natura complementare nel contesto dell’attenzione.
Riavvolgiamo il nastro del tempo fino al 1° settembre 1969.
Herbert Simon, economista, psicologo ed informatico statunitense, sta per cominciare il suo intervento alla Johns Hopkins University.
L’argomento è l’organizzazione aziendale nella nuova società dell’informazione.
Simon esporrà il suo punto di vista in due passaggi:
l’evoluzione tecnologica procede molto più velocemente della nostra capacità di misurarne le conseguenze;
con altrettanta velocità, i nuovi mezzi diffondono un’abbondanza di informazioni che supera di gran lunga la nostra capacità di star loro dietro.
Spiega questa sua riflessione con la storia dei 2 conigli:
“Recentemente, i miei vicini di casa hanno regalato due conigli alla loro bimba. Casualmente, o forse no, i conigli erano un maschio e una femmina. Ora viviamo in una società ricca di conigli ma si dà il caso che quando c’è ricchezza di un elemento, necessariamente ci deve essere mancanza di qualcos’altro.
Infatti, ora, siamo pieni di conigli e privi di lattughe (e fiori di prato). Era inevitabile! Un mondo pieno di conigli è un mondo povero di lattughe e viceversa”.
In questa metafora, i conigli sono le informazioni e l’attenzione è la lattuga: quello che manca in una società ricca di informazioni è dunque l’attenzione.
Se questo scenario era già evidente mezzo secolo fa, come siamo messi oggi?
VITE CONNESSE
Secondo statistiche recenti, il tempo medio che un lettore trascorre su una pagina web è di 54 secondi.
Un sondaggio ha dimostrato che, tra la Generazione Z e i Millennials, un utente su tre vorrebbe essere in grado di godersi la serata fuori senza il “bisogno” di controllare lo smartphone.
Quando il digitale fa più chiasso del mondo reale, il nostro cervello non riesce più a pensare in profondità, a riflettere e a rielaborare.
L’interruzione è nemica della riflessione.
Se i dati sono l’oro di quest’epoca, l’attenzione è il diamante: rara e preziosa.
C’è chi ha intercettato il fenomeno del sovraccarico cognitivo e ha offerto una soluzione, dalla propria prospettiva.
STAPPA E STACCA: LA MOSSA DI HEINEKEN
Ora invece srotoliamo velocemente il nastro del tempo e torniamo al 2022. La pandemia non è finita. C’è un altro virus che si è diffuso in modo capillare: la confusione.
I confini tra vita lavorativa e tempo libero si sono deformati. La percezione del tempo ha assunto nuove forme. La giornata lavorativa arriva ad allungarsi di 150 minuti oltre i ritmi pre-pandemici.
Intere esistenze sono in pausa mentre la centrifuga digitale ruota vorticosamente.
In questo contesto, Heineken fa il suo primo passo con "The Closer", un cavatappi che chiude le app di lavoro. Utilizzando la tecnologia Bluetooth, quando stappi una birra con questo cavatappi intelligente, il tuo computer chiude automaticamente le applicazioni di lavoro.
Un gesto dall’alto valore simbolico che invita a ritrovare l'equilibrio tra vita professionale e personale, combattendo il burnout da lavoro remoto.
DISCONNESSIONE TRA ANALOGIE E NOSTALGIA
Lo step successivo di Heineken è stato il lancio di “The Boring Phone”, presentato ad aprile alla Milano Design Week con 5.000 esemplari, 14.000 persone registrate all’evento e oltre 70.000 richieste.
Questo telefono riduce al minimo le funzionalità. Niente navigatore, niente app, fotografie “pixellose”, giochini fatti per durare poco (“quick snake” dura meno di 10 secondi), uno schermo simile ai Nokia di un tempo e una batteria naturalmente longeva.
E soprattutto, niente social media:
La sua “nudità” a livello di funzionalità si riflette anche nel design del prodotto realizzato in partnership con Bodega – marchio di abbigliamento streetwear di Boston - totalmente trasparente.
L'obiettivo è semplice: rendere il telefono noioso per restituire alla vita sociale il suo naturale interesse. Un invito alla disintossicazione tecnologica.
Pochi mesi dopo, visto l’interesse destato dall’iniziativa, a cavallo tra maggio e giugno, Heineken ha lanciato “The Boring Mode”: l’app che rende noioso ogni smartphone.
In contrapposizione alla magnificazione di schermi sempre più brillanti e immagini sempre più “reali”, l'app “The Boring Mode” non solo rende tutto meno attraente ma veste lo schermo di uno stile rétro che, da un lato, strizza l'occhio alla generazione nata analogica, dall'altro sembra quasi struccare la tecnologia odierna, riportandola al suo ruolo iniziale: un complemento, non un sostituto.
Basta uno swipe e le app vengono disabilitate (è possibile scegliere quali e quante singolarmente). Via le notifiche push, via le email, via i social e le app che consumano tempo. La fotocamera scatta foto “pixellose”, si inviano e ricevono solo sms.
"Make your phone boring, keep your social life interesting."
Anche il ritorno alla vita connessa diventa "doloroso". Devi avere il coraggio di fare swipe al contrario, “cancellando” la dicitura "La festa è finita".
Un messaggio che non solo ci porta a rallentare la corsa di quel pollice abituato a scorrere troppo velocemente, ma opera attraverso il microcopy su un’altra potente leva: quella della nostalgia.
Il nostro cervello desidera che questi momenti durino il più a lungo possibile e brama con impazienza che arrivi il successivo.
RIFLESSIONI FINALI
È molto probabile che questa strategia comunicativa sia anche connessa a sfide commerciali come un calo del 5,5% del fatturato nel terzo trimestre su base annua.
Tuttavia, rimane affascinante questa "colpevolizzazione" nei confronti della rete (non dei suoi utilizzatori) e delle conseguenze – talvolta poco salutari – nella relazione con la tecnologia rafforzatasi dopo la pandemia.
Heineken disegna nuove geometrie del desiderio e offre, a chi vuole ascoltarle, nuove vie di fuga. Un tentativo di restituire alla parola "connessione" la sua originale accezione.
Una dura battaglia col 2025 alle porte.
In questo scenario, vedo Heineken lavorare per tessere un’interessante connessione atta a posizionare il brand dentro questo triangolo: disconnessione – socialità – ben d’essere.
I momenti piacevoli sono spesso luoghi-rifugio dove tendiamo naturalmente a rifugiarci. Heineken mira così a divenire il simbolo che, stappando, ci fa staccare da notifiche e impegni, diventando emblema dei bei momenti.
🗞 NEWS
🚀 | Nasce Willow, il nuovo chip quantistico di Google capace di risolvere in meno di 300 secondi un problema che un supercomputer avrebbe risolto in 10 septilioni di anni. Un numero che supera l’età dell’universo.
📺︎ | La TV connessa alla rete (CTV) amplia, le possibilità di promozione. LinkedIn da aprile ha aperto un’offerta di adv specifica per le tv. Oltre ai posizionamenti “tradizionali”, sarà possibile comparire - tra le varie - su Paramount, Roku e Samsung. Al momento funziona in USA e Canada ma si sta espandendo. In una recente ricerca evidenzia numeri interessanti che aprono uno spiraglio sul targeting di domani.
⚕️ | Elon Musk, attraverso il suo social “X”, incoraggia i suoi utenti a caricare le scansioni dei propri referti medici come risonanze magnetiche, TAC o PET per addestrare la sua creatura, GROK, basata su intelligenza artificiale
📈 NUMERI
📱 | Tempo speso sui social: dal 2012 al 2023, il tempo medio di permanenza giornaliera sui social è aumentato passando da 90 minuti a 151. Il 2024 sembra essere il primo anno che vede una contrazione a 143 minuti.
🔜 I.C.Y.M.I.
DOMANDA CONSAPEVOLE E DOMANDA LATENTE: quando offrire soluzioni immediate e quando “suggerire” possibilità? Un viaggio tra differenze, tempistiche e strategie per un marketing gentile e preciso.
STRATEGIE DI VENDITA ONLINE: abbiamo aggiornato la nostra guida per e-commerce con 40 strategie, ognuna accompagnata da un esempio. Una risorsa ricca di spunti se vendi nel digitale.
🔥 UN’ALTRA SCINTILLA
Questo spazio lo dedico a qualcosa di più personale, che mi ha coinvolto. Oggi lo dedico a un pensiero che sta ancora prendendo forma dentro di me e che mi fa piacere condividerlo con te.
L’immagine cattura istanti, i colori sollecitano le emozioni, gli odori sono la benzina dei ricordi, i suoni fanno brillare più parti della mente, le superfici delineano la grammatica degli spazi.
La parola fissa i concetti che siamo in grado di far (ri)vivere.
Probabilmente lo amplierò, facendolo diventare un post. Nel frattempo mi auguro che questa bozza possa stimolare pensieri produttivi.
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