Metasema
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La moltiplicazione dei CEO e delle fatture
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La moltiplicazione dei CEO e delle fatture

Gli agenti AI iniziano a sostituire gli amministratori delegati

Ciao,

sono Francesco Turriani e ti do il benvenuto nello spazio del settimo numero di Metasema, la newsletter di INGIGNI, agenzia di branding e marketing digitale.

Osserviamo come il marketing sta cambiando il mondo e come il mondo sta cambiando il marketing.

Ogni mese noi di Ingigni esploriamo branding e marketing nella relazione tra noi e l’intelligenza artificiale.

Uniamo riflessioni, storie, dati, esperienze e notizie per offrirti nuove prospettive utili – mi auguro - sia al tuo percorso professionale che a quello personale.

Se hai domande o feedback, mi farebbe piacere conoscere la tua opinione.

Iniziamo.


COSA TROVERAI OGGI IN METASEMA

  • La moltiplicazione di CEO e fatture

  • IA e leggi: due velocità

  • L’anello mancante


La tecnologia amplia i suoi confini d’azione.

Non è più solo un’estensione della capacità produttiva del singolo. È amplificatrice della persona stessa, quasi donatrice di ubiquità.

Di recente, Sebastian Siemiatkowski, CEO di Klarna, ha presentato i dati trimestrali aziendali attraverso un suo avatar AI.

La stessa cosa l’ha fatta pochi giorni dopo Eric Yuan, CEO di Zoom.

UBS, la nota società svizzera di servizi finanziari, sperimenta già dal 2018 questa soluzione, proponendo recentemente ai clienti versioni clonate dei propri analisti basati su IA.

Già nel 2022, l’amministratore delegato di Nvidia - Jensen Huang - parlava di SymBio, vita sintetica resa possibile dalla piattaforma Omniverse Avatar.

Solo pochi mesi fa sentivamo frasi del tipo “l’IA serve per automatizzare processi ripetitivi”.

Oggi, il direttore operativo di OpenAi, Brad Lightcap, afferma su TheWrap che “gli esseri umani hanno 4 anni prima che l’IA possa fare tutto ciò che sanno fare loro”.

Gli agenti AI oggi entrano nelle riunioni aziendali. Presto li vedremo nel customer care dei siti web o nelle prime call commerciali: un modo per ridurre costi, controllare l’immagine di brand e far crescere i ricavi.

Senza trascurare i doverosi interrogativi etici e occupazionali; per procedere in sicurezza, è indispensabile un dialogo costante e tempestivo tra l’evoluzione rapida delle intelligenze artificiali e l’aggiornamento delle norme giuridiche.

Dialogo che oggi, purtroppo, va a singhiozzo.

IA e leggi: due velocità

Mentre il confine tra reale e virtuale si fa sempre più sottile, aumentano sia le opportunità aziendali sia i rischi di nuove truffe digitali.

Nonostante i tentativi di normare il fenomeno, molti spazi grigi rimangono aperti.

Ci sono domande che dovrebbero presto trovare risposta.

Ad esempio:

  • Se un agente AI fornisce informazioni errate, chi ne risponde?

  • La validità di un contratto può essere contestata se l’interlocutore scopre che ha trattato con una macchina e non con un essere umano?

  • Come difendersi da richieste di aiuto provenienti da una voce e un volto familiari, ma creati artificialmente?

La crescente fiducia sociale nella tecnologia convive dunque con l’assenza di norme chiare, rendendo questa fase al tempo stesso affascinante e rischiosa.

L’anello mancante

L’uomo ha iniziato a conoscersi dall’esterno - ciò che vede, sente, tocca - per poi immergersi verso l’interno nell’esplorare la sua mente.

Oggi il percorso sembra quasi invertito.

“Diamo vita” a macchine pensanti sempre più integrate nel nostro quotidiano. Ciò avviene anche attraverso la naturale inclinazione umana ad attribuire significati e sfumature alle parole che la macchina non comprende (ma sta imparando a usare).

Cosa le manca(va) per empatizzare? La forma umana.

Quando le parole su uno schermo si incarnano in un volto che le pronuncia,
scatta la malia.

Qui mi viene in soccorso una definizione del bias di appartenenza al gruppo di Andrea Saletti estrapolata dal suo libro: “tendiamo a fidarci, difendere e ritenere migliori le persone che percepiamo essere membri del nostro stesso gruppo”.

L’antropomorfismo – la tendenza a conferire un aspetto umano a entità astratte – è un bisogno innato dell’Uomo.

Facciamo adesso un passo avanti, insieme.

«Non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione», avvertiva Oscar Wilde. E, secondo Alexander Todorov (Princeton University), bastano 250 millisecondi per giudicare l’affidabilità di un volto.

In un’epoca in cui le parole sintesi e sintetico paiono essere concetti sempre più sovrapponibili, quanto manca al poter generare nostri “gemelli digitali” neuro-compatibili con ogni interlocutore?

Detta altrimenti:

se oggi i dati sono oro e la tecnologia permette facilmente di creare cloni digitali (con conseguenti rischi come i deepfake che minano fiducia e sicurezza), quanto manca alla nascita di agenti AI con tratti fisiognomici e tono di voce
calibrati sul singolo utente?

Parliamo di un’evoluzione dell’attuale CRO (Conversion Rate Optimization), ovvero l’ottimizzazione delle conversioni portata al livello massimo di personalizzazione.


🗞 NEWS & TREND

🔍 | Youtube veste Google Lens: guarda uno shorts dall’app di YouTube, metti in pausa, seleziona ciò che ti attrae e ottieni informazioni e approfondimenti. Disponibile in beta nelle prossime settimane nell’app.


👥 | Discord e Substack puntano sulle micro-community: le due piattaforme, protagoniste al Social Media Week 2025, raccontano perché il futuro dei social passa da gruppi ristretti, contenuti autentici e relazioni curate.


👃 | Axe e il marketing sensoriale: nasce una nuova categoria. Il profumo per le parti intime maschili. Per fare buzz, Axe ha invitato i passanti a grattare e odorare la zona corrispondente nei manifesti. Grazie alla microincapsulazione, la vernice rilascia la fragranza al contatto. Un test olfattivo urbano che stimola curiosità (e viralità).


📈 NUMERI

📊 | Cina: 2.800 satelliti-supercomputer in arrivo
Pechino punta su 2.800 satelliti-supercomputer, estensione orbitale dei suoi 250 data center, per dominare l’IA civile e militare. Gli USA provano a frenare il progetto bloccando i chip Nvidia.


🔜 I.C.Y.M.I.

Archetipi nel branding: il messaggio conta. Come lo comunichi ancora di più. Gli archetipi junghiani rivelano i livelli più profondi della psiche umana e offrono la bussola per creare un marchio forte e sintonizzato con le corde emozionali del tuo pubblico.

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Digital branding: brand identity + touchpoint digitali = marchio riconoscibile e memorabile. Un’introduzione chiara alla valorizzazione del proprio marchio nell’oceano digitale.

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🔥 UN’ALTRA SCINTILLA

Questo mese abbiamo deciso di anticipare Metasema perché vogliamo offrirti risorse utili e in questi giorni ci sono tante novità.

Inoltre, stiamo per raggiungere al WMF - We Make Future -, amici e colleghi per l’annuale scorpacciata di futuro e, soprattutto, confronto con tante menti brillanti.

Se sarai anche tu al WMF a Bologna il 4-5-6 giugno e hai piacere di scambiare due chiacchiere, batti un colpo e prendiamoci un caffè.


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